Approccio e metodi di educazione e addestramento: il nostro credo
A cura di ANTONIO AGUS
Sono nella cinofilia da ormai 20 anni. Ho avuto la fortuna di incontrare e diventare allievo, poi amico e collega di alcune di quelle persone che grazie alla ricerca e all'esperienza sono entrati a fare parte della storia della cinofilia, pubblicando studi e insegnando nelle università in giro per il mondo.
Ho avuto anche la sfortuna di incontrare tanti "addestratori" improvvisati e tanti altri che sono nella cinofilia da ben più tempo di me, ma che in tutto questo tempo non hanno imparato nulla di nuovo rispetto a quello che sapevano fare quando hanno iniziato.
Fortunatamente oggi i proprietari sono molto più attenti nel scegliere a chi rivolgersi per l'educazione e l'addestramento del cane e, sempre più di frequente, ci sentiamo rivolgere la domanda: "Voi che metodo utilizzate?".
Premesso che è fondamentale fare una distinzione fra METODO e APPROCCIO, ma l'argomento potete approfondirlo nella sezione ARTICOLI, proviamo in poche righe a riassumere il nostro approccio e il nostro codice deontologico.
1. TUTELA DEL BENESSERE DEL CANE
Tutelare il benessere del cane per noi non significa solo il divieto di utilizzare strumenti e sistemi coercitivi, significa anche lavorare in modo che vengano rispettate le esigenze del cane, la sua natura e le sue predisposizioni.
2. TUTELA DEL PROPRIETARIO (e ancora del cane)
Il divieto di utilizzare il collare a strozzo rientra nel divieto di utilizzo di strumenti coercitivi, il che tutela il cane (sul fronte violenza fisica) ma non tutela né il proprietario né il cane dall'utilizzo di sistemi inefficaci, a volte al limite del raggiro.
Sul mercato sono in vendita strumenti di vario genere assolutamente inutili e ci sono educatori che utilizzano certi strumenti e certi metodi che si basano solo su teorie "accattivanti" ma senza alcun fondamento scientifico.
Tutelare il proprietario significa per noi proporre sistemi e percorsi basati su studio e ricerca, prendendo distanza e condannando qualsiasi approccio IDEOLOGICO.
3. IL RUOLO DEL CANE E DEL PROPRIETARIO
Il cane per noi è un membro della famiglia che tuttavia va rispettato in quanto cane, con le sue diversità, i suoi bisogni, le sue origini. Ogni qualvolta trasferiamo sul cane i nostri bisogni, lo stiamo maltrattando.
Ogni qualvolta ignoriamo le sue capacità e i suoi bisogni, lo stiamo maltrattando.
Proprio data la diversità del cane dall'uomo e date le sue origini, per noi il proprietario deve essere per il suo cane una guida e un compagno di giochi e di lavoro.
Noi crediamo in un APPROCCIO SCIENTIFICO, ovvero un approccio basato su quanto ad oggi sappiamo del cane, del suo sistema di apprendimento, delle sue capacità cognitive, delle sue emozioni e quindi del suo sistema ormonale, delle sue origini.
Condanniamo e combattiamo gli approcci basati su qualsivoglia ideologia.
Se volete saperne di più, leggete i nostri articoli
Sono nella cinofilia da ormai 20 anni. Ho avuto la fortuna di incontrare e diventare allievo, poi amico e collega di alcune di quelle persone che grazie alla ricerca e all'esperienza sono entrati a fare parte della storia della cinofilia, pubblicando studi e insegnando nelle università in giro per il mondo.
Ho avuto anche la sfortuna di incontrare tanti "addestratori" improvvisati e tanti altri che sono nella cinofilia da ben più tempo di me, ma che in tutto questo tempo non hanno imparato nulla di nuovo rispetto a quello che sapevano fare quando hanno iniziato.
Fortunatamente oggi i proprietari sono molto più attenti nel scegliere a chi rivolgersi per l'educazione e l'addestramento del cane e, sempre più di frequente, ci sentiamo rivolgere la domanda: "Voi che metodo utilizzate?".
Premesso che è fondamentale fare una distinzione fra METODO e APPROCCIO, ma l'argomento potete approfondirlo nella sezione ARTICOLI, proviamo in poche righe a riassumere il nostro approccio e il nostro codice deontologico.
1. TUTELA DEL BENESSERE DEL CANE
Tutelare il benessere del cane per noi non significa solo il divieto di utilizzare strumenti e sistemi coercitivi, significa anche lavorare in modo che vengano rispettate le esigenze del cane, la sua natura e le sue predisposizioni.
2. TUTELA DEL PROPRIETARIO (e ancora del cane)
Il divieto di utilizzare il collare a strozzo rientra nel divieto di utilizzo di strumenti coercitivi, il che tutela il cane (sul fronte violenza fisica) ma non tutela né il proprietario né il cane dall'utilizzo di sistemi inefficaci, a volte al limite del raggiro.
Sul mercato sono in vendita strumenti di vario genere assolutamente inutili e ci sono educatori che utilizzano certi strumenti e certi metodi che si basano solo su teorie "accattivanti" ma senza alcun fondamento scientifico.
Tutelare il proprietario significa per noi proporre sistemi e percorsi basati su studio e ricerca, prendendo distanza e condannando qualsiasi approccio IDEOLOGICO.
3. IL RUOLO DEL CANE E DEL PROPRIETARIO
Il cane per noi è un membro della famiglia che tuttavia va rispettato in quanto cane, con le sue diversità, i suoi bisogni, le sue origini. Ogni qualvolta trasferiamo sul cane i nostri bisogni, lo stiamo maltrattando.
Ogni qualvolta ignoriamo le sue capacità e i suoi bisogni, lo stiamo maltrattando.
Proprio data la diversità del cane dall'uomo e date le sue origini, per noi il proprietario deve essere per il suo cane una guida e un compagno di giochi e di lavoro.
Noi crediamo in un APPROCCIO SCIENTIFICO, ovvero un approccio basato su quanto ad oggi sappiamo del cane, del suo sistema di apprendimento, delle sue capacità cognitive, delle sue emozioni e quindi del suo sistema ormonale, delle sue origini.
Condanniamo e combattiamo gli approcci basati su qualsivoglia ideologia.
Se volete saperne di più, leggete i nostri articoli