Campo di addestramento cani, centro di educazione cani, educatori, addestratori... come scegliere?Benvenuti in Dog's Angels, "ennesima" scuola per l'educazione e l'addestramento del vostro cane (ma soprattutto del proprietario!)
Eh sì, perché di scuole, campi o centri di addestramento o educazione che dir si voglia, ce ne sono in abbondanza e di "istruttori cinofili", "educatori" o come si vogliono far chiamare, ancora di più. In mezzo a questi ci siamo anche noi. Innanzi tutto, scusate se la presentazione è piuttosto lunga ma ci teniamo a farvi capire chi siamo e quanta passione mettiamo in quello che facciamo fin da queste pagine, sperando di potervi poi incontrare di persona se avrete considerato "interessante" quanto andrete a leggere. Iniziamo dal chiarire la differenza fra l'EDUCATORE CINOFILO e l'ADDESTRATORE. La figura dell'Educatore Cinofilo è una delle più complesse nel panorama della cinofilia. Compito di un educatore dovrebbe essere: -aiutare un futuro proprietario nella scelta del cane; -aiutare il cucciolo a crescere equilibrato e ben socializzato; -aiutare cane e proprietario a costruire un corretto rapporto; -aiutare il proprietario nell'impostazione di una corretta gestione del cane nella vita quotidiana; -aiutare il cane che dovesse presentare lievi problemi di ansia e paura, o di carente socializzazione; -pur non essendo necessariamente un tecnico sportivo, l'educatore dovrebbe avere le capacità di impostare cane e proprietario in modo che possano, al termine del percorso educativo, intraprendere una attività sportiva agonistica o amatoriale; -guidare il proprietario nella scelte delle attività più adatte al suo cane. In alcuni enti esiste anche la figura di ISTRUTTORE CINOFILO, una figura che oltre alle competenze dell'educatore è anche abilitato a lavorare con cani con problemi comportamentali e possiede maggiori competenze nell'addestramento sportivo. La figura dell'addestratore è differente già nel termine. L'addestratore è generalmente una figura più indirizzata all'addestramento del cane in una o più discipline. Naturalmente queste sono delle definizioni generiche perché ogni ente che in Italia si occupa di cinofilia potrebbe inquadrare le figure in modo leggermente differente. ADDESTRATORI, EDUCATORI E METODI Ci sono scuole di molti tipi, con tecniche e teorie a volte agli antipodi. Come fare allora a scegliere quella giusta? Difficile a dirsi dato che in Italia non c'è una regolamentazione in merito di istruttori. Ci sono varie organizzazioni (Enci, Apnec, Csen...) e ognuna riconosce i propri istruttori. Se è vero che un titolo non fa un buon professionista, è ancora più vero che un professionista non si può definire tale senza un titolo. Può capitare il dentista bravo o quello meno bravo, ma di certo non andrò mai da un dentista senza titolo di studio! Evitate come la peste le figure che non hanno una certificazione che attesti che hanno frequentato un corso e superato un esame, voi e il vostro cane non sarete tutelati in alcun modo. Per quanto riguarda i metodi o gli approcci, oggi si sentono diverse "categorizzazioni": addestramento classico, metodo gentile, approccio cognitivo-zooantropologico. Diventa impossibile spiegarvi la situazione qui in poche righe ma proviamo a darvi un'idea non tanto di cosa siano realmente, ma di cosa generalmente si intende. Attenzione però che non è nostra intenzione fare di tutta l'erba un fascio: le categorizzazioni sono sempre un grosso limite, l'intento è solo quello di darvi qualche strumento in più per capire di cosa si parla e dunque fare le vostre scelte. Per ADDESTRAMENTO CLASSICO, solitamente si intende il classico sistema di addestramento in cui lo scopo principale è insegnare dei comandi al cane. L'attenzione viene posta soprattuto sul comportamento espresso dal cane in relazione agli stimoli che si presentano e i metodi di addestramento possono essere più o meno coercitivi o gentili. L'aspetto critico di questo tipo di approccio è la scarsa o spesso nulla attenzione alle emozioni del cane e alle sue capacità cognitive oltre che la frequente carenza di preparazione teorica di chi ritiene di appartenere a questa categoria. Per METODO GENTILE si intende un metodo basato sul rinforzo dei comportamenti senza l'utilizzo delle punizioni. Sostenere di utilizzare un metodo gentile vuol dire poco e niente a nostro avviso, è più che altro divenuto un modo per distinguersi da quegli addestratori che fanno spesso riscorso a punizioni e forme di addestramento coercitive. L'APPROCCIO COGNITIVO ZOOANTROPOLOGICO non è un metodo ma, appunto, un approccio. Viene spesso travisato, soprattutto da chi sostiene di utilizzarlo. Questo approccio dovrebbe considerare il cane come essere dotato di importanti capacità cognitive e non come semplice animale da addestrare all'esecuzione di comandi, e il percorso educativo viene visto come percorso di un binomio cane-uomo, in cui la relazione deve essere messa al centro di tutto. Questo tuttavia non significa ripudiare l'addestramento, come invece purtroppo fanno molti educatori che sostengono di utilizzare questo approccio. Gli "estremismi": particolare attenzione va posta verso situazioni estreme che potremmo riassumere in queste due "categorie": I "NEW AGE"... Sono sono sempre più numerosi perché i loro formatori sono dei bravi comunicatori. Giocano molto sul fatto che tutti vorrebbero un mondo di pace e di armonia e così ci ritroviamo con educatori per i quali sembra che l'istinto predatorio di un cane sia qualcosa di abominevole e da "cancellare". Li sentirete dire che giocare con la pallina stressa il cane, che la leadership e la dominanza non esistono (qui il discorso è lungo e complesso!), che fare sport fa male al cane, vi proporranno di usare fiori di Bach per calmare cani troppo "agitati" e si arriva a seminari sulla telepatia con il cane. ...E I "VECCHIO STAMPO"... Per quanto riguarda gli addestratori "vecchio stampo" sono persone che ritengono che l'unica cosa da fare con il cane sia "dominarlo" attraverso l'uso della forza. Tra questi troverete quelli con la mano più o meno pesante, quelli che pur facendo interventi duri tengono "allegro" il cane perché ad ogni intervento segue un adeguato recupero, ma sempre la forza usano, e soltanto quella. Collari a strangolo, collari con le punte, collari elettrici, sono purtroppo di uso comune. Il famoso addestratore Cesar Millan, con la sua trasmissione su Sky, per eliminare da un cane la paura di un tostapane, lo costringe, con collare a strangolo, a stare vicino al tostapane, muovendolo e facendoci rumore, finché il cane non si rassegna. In realtà non gli toglie la paura, lo costringe a scegliere se morire soffocato dal collare a strangolo o se sopportare il tostapane.... Se vostro figlio avesse paura del buio lo gettereste dentro una camera buia e lo chiudereste dentro a chiave finché non smette di piangere? Il cane non è un bambino, ma anche il cane è un essere vivente che prova dolore e paura. LA NOSTRA RISPOSTA? EQUILIBRIO TRA TEORIA E PRATICA: UN APPROCCIO "SCIENTIFICO" Il nostro centro, fondato nel 2010, dal 2012 si occupa anche di corsi di formazione per istruttori e organizzazione di seminari e corsi di aggiornamento. Per noi è fondamentale stare al passo con gli aggiornamenti scientifici nel campo delle capacità cognitive del cane e dell'evoluzione delle metodologie. Negli ultimi anni sono stati portati avanti numerosi studi che ci hanno permesso di comprendere meglio il funzionamento del cane e della sua mente e, di conseguenza, di migliorare le tecniche di educazione, rieducazione e addestramento. Gli studi però non si sono fermati e per noi è fondamentale seguirli sempre da vicino. Per questo motivo ci avvaliamo della collaborazione di etologi, ricercatori ed esperti di comportamento animale di fama internazionale come David Appleby (ricercatore e docente all'Università di Helsinki), David Ryan (membro dell'associazione di esperti in comportamento animale britannica e consulente per i tribunali nei casi di cani aggressivi)), dott.ssa Anais Racca (etologa e ricercatrice), Sèverine Belkhir (etologa e ricercatrice), dott.ssa Jolanda Pluijmakers (veterinaria, ricercatrice ed esperta di comportamento animale, docente all'università di Zurigo), e molti altri. Avere un approccio scientifico per noi significa unire all'approccio cognitivo-zooantroplogico una visione scientifica nell'applicazione di tecniche e metodi, evitando qualsiasi "deriva" di forma ideologica nei confronti del cane. -il cane è un essere cognitivo, come tale va rispettato; -rispettare il cane significa, oltre a conoscerne le capacità cognitive, conoscerne i bisogni, dunque le origini e le predisposizioni, senza attribuire al cane ruoli e bisogni che non gli appartengono e senza umanizzarlo; -il cane prova emozioni e la scienza lo ha dimostrato: in qualsiasi ambito, educativo e di addestramento, le emozioni del cane devono essere messe al centro di ogni intervento; -il cane nasce come compagno dell'uomo;: non possiamo considerare l'uno senza l'altro. "LAVORARE" CON IL CANE L'evoluzione ci insegna una cosa fondamentale: il cane ha bisogno di "lavorare", o meglio di fare un'attività con il suo amico a 2 zampe! Il rapporto cane/uomo è iniziato con l'addomesticamento di alcuni lupi. Da qui in poi, nel corso di migliaia di anni, si sono cominciate a differenziare le varie razze con ciascuna delle peculiarità, arrivando ad avere il cane da pastore, il cane da guardia, il cane da caccia... e poi in epoca molto più recente, sono arrivati quelli "da compagnia" che, tuttavia, hanno ancora indelebile nel dna quel bisogno di "lavorare" a fianco dell'uomo per essere completamente realizzati ed equilibrati. "Lavoro" non significa certo che la signora con il suo chiwawa debba andare a caccia. "Lavoro" significa una qualsiasi attività che, rispettando le attitudini di razza (o del soggetto), dia luogo ad una collaborazione uomo-cane. Può essere un gioco, può essere uno sport.... Se volete vivere una stupenda amicizia con il vostro cane, se volete fare sport con lui ma mettendo al primo posto il suo benessere, se volete imparare a conoscerlo veramente.... allora siamo a vostra disposizione! Se volete potete vedere come lavoriamo con i nostri cani, come li "viviamo" e poi giudicherete voi! Per contattarci: [email protected] oppure 348.6852653 I commenti sono chiusi.
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Antonio AgusIstruttore Cinofilo e Formatore CSEN Archives
Febbraio 2021
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